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TERAPIA COGNITIVO - COMPORTAMENTALE

 

testa

 

Il postulato principale della terapia cognitivo-comportamentale è l'esistenza di una relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando che molti dei nostri problemi sono influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente.
Perciò
agendo sui nostri pensieri e comportamenti attuali, possiamo liberarci dai problemi che ci affliggono da tempo. Tale approccio, come si intuisce dal nome, deriva dall'unione di due modelli di intervento: quello cognitivo che aiuta ad individuare e correggere i pensieri negativi che spesso accompagnano e sono causa di emozioni spiacevoli (dolore, sconforto, paura), e quello comportamentale, che modifica i comportamenti fonte di sofferenza e aiuta ad apprendere nuovi modi per affrontare le situazioni problematiche.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è il trattamento psicologico d’elezione per la maggior parte dei problemi emotivi.

In sintesi le sue caratteristiche principali sono:

  • Mirata allo scopo: all’inizio della terapia, dopo una approfondita valutazione diagnostica, vengono concordati gli obiettivi da raggiungere, viene stabilito un piano di trattamento che si adatti alle esigenze del singolo, vengono previsti i tempi e le modalità di verifica per il raggiungimento dei cambiamenti auspicati;

  • Attiva e collaborativa: paziente e terapeuta giocano un ruolo attivo nella terapia, al fine di giungere “insieme” alla conoscenza dei problemi e sviluppando strategie che possano indirizzare il paziente alla risoluzione dei propri problemi. E' quindi importante che la persona al di fuori della seduta terapeutica metta in pratica le nuove strategie apprese. Entrambi sono attivamente coinvolti nell’identificazione delle specifiche modalità di pensiero che determinano il disagio.

  • Centrata sul presente: il lavoro terapeutico, soprattutto quando mirato alla soluzione di sintomi specifici, si basa su quello che accade nella vita attuale della persona. L’attenzione al passato e alla storia personale è sicuramente importante in fase diagnostica ed iniziale, tuttavia il focus della terapia è il presente.

  • A breve termine: La durata della terapia varia di solito dai tre ai dodici mesi, con cadenza settimanale, a seconda del caso e del problema presentato. Alcune problematiche possono trarre vantaggio anche dall’integrazione di altre forme di trattamento.

  • Integrabile e flessibile: nei casi di particolare gravità si presta a sinergie con il trattamento psicofarmacologico; rappresenta inoltre un riferimento teorico e strategico centrale nei programmi complessi di riabilitazione psicosociale per pazienti psichiatrici;

  • Efficace a lungo termine: le tecniche cognitivo-comportamentali si prestano facilmente a una misurabilità dei risultati che riescono ad ottenere. Le ricerche effettuate finora, in studi replicabili, dimostrano che, per una vasta gamma di disturbi, fra cui quelli d’ansia, i cambiamenti ottenuti con queste tecniche si mantengono a lungo nel tempo.

  • Scientificamente fondata: è stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace per numerosi problemi di tipo clinico. E’ stato dimostrato che la PCC è efficace almeno quanto gli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.


 

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